Realizzare i nostri sogni ci dona consapevolezza e felicità
C’è un argomento che torna spesso nelle trattazioni che riguardano noi stessi, la nostra interiorità ed è sempre interessante e significativo perché può offrire, ogni volta, nuovi spunti e prospettive. Qual è l’argomento? La realizzazione dei nostri sogni: da dove iniziare, che cosa ci può aiutare, che cosa ci ostacola.
Sognare è una prerogativa dell’essere umano che si nutre non solo di quello che vive nel momento specifico, ma anche di immaginazione, di proiezione nel futuro e quindi di sogni. Carlos Castaneda nel suo libro “L’arte di sognare” scrive che “Sognare è la libertà di percepire mondi al di là dell'immaginazione.”
Tutti quindi, in quanto esseri umani, abbiamo dei sogni: più o meno grandi, più o meno concretizzabili.
Sognare è davvero fondamentale per essere felici, crescere e realizzare noi stessi, l’importante è farlo in base ai nostri veri desideri liberandoci dai condizionamenti, sia da quelli che ci fanno perseguire sogni che non sono nostri, sia da quelli che ci limitano e distolgono la nostra attenzione dalla loro realizzazione.
Spesso le persone rinunciano ai sogni o addirittura non si danno la possibilità di pensarli e metterli a fuoco per vari motivi legati a vincoli o limitazioni esterne. A poco a poco, i sogni vengono accantonati o giudicati irrealizzabili perché le paure, i timori, i numerosi luoghi comuni di cui siamo circondati, i condizionamenti ci spingono in una direzione che, di certo, non ci renderà felici.
Ecco che cosa può limitare la realizzazione dei nostri sogni
Ci sono situazioni o contingenze, persone o modi di pensare che più di altri diventano ostacoli nel cammino che dovrebbe portarci verso la concretizzazione dei sogni.
Le persone importanti della nostra vita: il partner, i genitori, i figli o gli amici, potrebbero disapprovarli o non capirli. Questo tipo di condizionamento ci condurrebbe, allo stesso tempo, verso la realizzazione di qualcosa che non ci appartiene, farci in qualche modo sprecare energie e talento indirizzando risorse preziose sul progetto sbagliato e, come vedremo, questa è una delle condizioni in cui più facilmente i progetti finiscono per arenarsi o fallire.
A volte sono le paure che ci frenano: una su tutte certamente la paura del fallimento, ma non solo, perché ovviamente ci sono rischi legati in modo specifico alle attività che vogliamo realizzare, per esempio intraprendere un’attività imprenditoriale può avere come risvolto la paura della difficoltà economica, e così via.
Nella persona che non si attiva per realizzare i propri sogni sono presenti dinamiche di bassa autostima, insicurezza personale o anche perfezionismo, che possono anche convivere nella stessa persona, impediscono di esporsi, a maggior ragione su quello a cui teniamo di più: penso per esempio a qualcuno che ama scrivere, ma che non fa mai leggere a nessuno quello che scrive per la convinzione che non sia abbastanza valido da meritare un pubblico.
La forza del desiderio
La prima differenza tra un sogno che si realizza e uno che non si realizza sta nella forza con cui lo desideriamo, per questo è così discriminante il fatto di aver capito con chiarezza quali sono effettivamente i nostri sogni.
Più la forza del desiderio è dirompente, più è probabile che ci spingerà, quasi fisicamente, quasi come una mano che preme gentilmente dietro la nostra schiena, all’azione e alla concretizzazione. È vero infatti anche il contrario: se stiamo cercando di realizzare qualcosa che non ci interessa veramente, un sogno di altri, è impossibile che lo desideriamo fino in fondo e quindi non saremo spinti verso l’azione, addirittura potremmo cercare, in modo più o meno inconsapevole, delle opportunità per sabotare la realizzazione di quel progetto.
Vi sarà capitato magari di sentire qualche racconto di sportivo o studente indirizzato in giovane età dai genitori ad avere successo in un ambito scelto da loro: giovani ginnaste che magari si fanno male il giorno prima della gara o brillanti studenti che si ammalano un’ora prima di un esame o non si presentano in aula. Più stiamo cercando di realizzare i sogni di altri (magari anche in ambiti molto competitivi e sfidanti), più è facile che falliremo o troveremo il modo di metterci al riparo, spesso inconsciamente come anticipato, per non finire a realizzare, con enorme fatica, il sogno di qualcun altro.
Per aiutarci a identificare i nostri veri sogni possiamo ricorrere alla scrittura che può contribuire a rendere razionale quello che magari è un pensiero ancora vago e poco delineato nella nostra mente, dandogli un primissimo livello di realtà e concretezza.
Quali sono quindi i passi per realizzare i nostri sogni?
- Fare chiarezza, magari attraverso la scrittura come dicevo, in modo da, scrivendo, elaborarli, capirli ed esplicitarli fino in fondo ed essere sicuri che siano proprio i nostri, in modo da avere la certezza di desiderarli profondamente.
- Avere una visione sempre più concreta del sogno: incominciare a immaginarne e definirne i dettagli e le caratteristiche, visualizzarlo e descriverlo o disegnarlo. Portare un sogno fuori dall’indefinito ci aiuta a capire meglio da che parte possiamo affrontarlo per iniziarne la realizzazione, la vaghezza invece lo mantiene in un limbo che aumenta l’irrealizzabilità.
- Valutare che cosa serve per realizzarlo: costi, tempi, luoghi, persone… possono essere tutte risorse significative che è necessario elencare e anche descrivere per procedere sempre di più nella declinazione concreta e quindi perseguibile del nostro sogno.
- Valutare chi ci può aiutare: dobbiamo talvolta rivolgerci ad altri, che siano specialisti di una materia in cui noi non siamo preparati e che invece serve alla causa, oppure persone che hanno già realizzato qualcosa di simile, oppure semplicemente amici e familiari che ci possono supportare e condividere il percorso di realizzazione. Si può valutare quali sono le persone da coinvolgere e creare un gruppo a cui appoggiarsi perché un percorso fatto insieme è più probabile che si realizzi e che man mano prenda forma proprio nella condivisione.
- Definire un piano con delle azioni concrete e dei tempi: Walt Disney diceva che “la differenza tra un sogno e un obiettivo è una data” (diceva anche che vale la pena di provare a fare l’impossibile perché è divertente… era senza dubbio un sognatore competente).
Certo, la realizzazione di un sogno richiede impegno concreto, anche sacrificio, non c’è la fata con la bacchetta magica e nemmeno la certezza della riuscita, ma rinunciare senza neanche aver provato può rendere la vita insapore o, peggio, amara.
Vi lascio ora riflettere sui vostri sogni e su come realizzarli con una frase di Ralph W.Emerson, filosofo, scrittore, saggista e poeta statunitense che visse nell’800: “Osa vivere la vita che hai sognato. Vai avanti e realizza i tuoi sogni”.