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PSICOLOGO - PSICOTERAPEUTA - ISCRITTO ALL'ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA, N. 8467
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Le tre ferite dell'infanzia

Le tre ferite dellinfanzia
Le ferite dell’infanzia
 
L’infanzia è un periodo cruciale della vita, durante il quale impariamo a vedere il mondo, gli altri e noi stessi.

E’ un tempo fatto di scoperte per, emozioni intense e, purtroppo, anche di ferite.

Alcune di queste cicatrici emotive si formano quando siamo troppo piccoli per comprenderne la portata, ma il loro impatto ci accompagna per tutta la vita.

Fiducia, senso di appartenenza e autostima sono spesso plasmati proprio da queste esperienze precoci.

Queste ferite, se non affrontate, possono influenzare il modo in cui viviamo le relazioni, affrontiamo le difficoltà e ci percepiamo come individui.

Ma il passato non deve definire il nostro futuro.

Riconoscere e lavorare su queste cicatrici può diventare un’opportunità per crescere e costruire una versione più autentica e serena di noi stessi.

In questo articolo esploreremo tre delle ferite più comuni dell’infanzia, la sfiducia, la paura dell’abbandono e il rifiuto, per capire come si formano, come ci condizionano e, soprattutto, come possiamo prendercene cura.

Infine, vedremo come un percorso di psicoterapia, con tecniche come l’EMDR e la Schema Therapy, possa aiutarci a trasformare queste esperienze in strumenti di forza.

La ferita della sfiducia

Da bambini, impariamo a fidarci o meno degli altri attraverso le azioni dei nostri genitori e delle persone che si prendono cura di noi.

Promesse infrante, bugie ripetute o la mancanza di coerenza possono lasciare una cicatrice profonda, insegnandoci che le parole contano poco.

Questo esperienza negativa si esprime in una difficoltà a fidarsi di chi ci circonda o di noi stessi, rendendo complicata la costruzione di relazioni autentiche e intime.

La sfiducia ci spinge a rimanere sempre sulla difensiva, privandoci della possibilità di vivere legami sinceri e protettivi.

La ferita dell’abbandono

Quando un bambino si sente ignorato, solo o abbandonato, può sviluppare una paura persistente della solitudine.

Questa ferita si manifesta in due modi opposti: un bisogno eccessivo di dipendere dagli altri o una totale chiusura verso l’amore.

Nel primo caso, si accettano relazioni tossiche pur di non rimanere soli; nel secondo, l’affetto viene vissuto come una minaccia, alimentando ansia e un desiderio di fuga.

In entrambi i casi, la paura di perdere gli altri ci intrappola, limitando la nostra capacità di vivere pienamente.

La ferita del rifiuto

Le critiche continue o la mancanza di accettazione durante l’infanzia ci spingono a diventare i peggiori giudici di noi stessi.

Un bambino costantemente sminuito si trasforma in un adulto insicuro, convinto di non meritare amore o successo.

Questo dialogo interiore negativo alimenta l’auto-sabotaggio, l’isolamento e una dipendenza dalle opinioni altrui, rendendo difficile distinguere tra critiche costruttive e attacchi personali.

Prendersi cura delle ferite dell’infanzia

Anche se queste cicatrici sembrano indelebili, non tutto è perduto.

Guarire è possibile, i il primo passo è riconoscerle, accettandole come parti di noi senza lasciare che ci definiscano.

E’ qui che la psicoterapia può fare la differenza.

Le psicoterapie che posso consigliare sono:
  • EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): una tecnica efficace per rielaborare ricordi dolorosi legati a traumi. Aiuta a ridurre l’intensità emotiva delle ferite, permettendo di affrontarle con maggiore serenità.
  • Schema Therapy: si concentra su schemi emotivi e comportamentali consolidati nell’infanzia. E’ particolarmente utile per trasformare modelli negativi e costruire relazioni più sane con sé stessi e con gli altri.
Prendersi cura delle ferite della nostra infanzia è un atto di amore verso noi stessi.

Riconoscere queste cicatrici e lavorarci sopra, magari con l’iuto di un terapeuta, ci consente di liberarci dal passato e vivere pienamente il presente.

Con il giusto supporto, queste ferite possono trasformarsi in punti di forza, aiutandoci a costruire una vita più equilibrata e soddisfacente.

Non è mai troppo tardi per iniziare il percorso verso la guarigione.

Studio di Psicoterapia e Neurofeedback
Patrizia Nicoletti
Ricevo a Legnano
Cell. 338-3829166

 
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