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PSICOLOGO - PSICOTERAPEUTA - ISCRITTO ALL'ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA, N. 8467
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La forza del pensiero cambia la vita

La forza del pensiero cambia la vita

 

 La forza del pensiero cambia la vita

 
Vi ho già parlato della storia della mindfulness, ma anche dell’importanza che il pensiero ha sia nell’orientare la nostra mente sia per le ricadute concrete sulle nostre azioni e abitudini, e in ultimo sul nostro destino.
L’importanza attribuita al pensiero nelle filosofie orientali, in particolare nel buddhismo, spiega perché si dia tanto spazio alla meditazione, attività che può incidere sul pensiero, calmarlo, consentirci osservarlo e gestirlo.
Tutto questo non è un obiettivo esplicito della meditazione o dell’esercizio della mindfulness, che non dovrebbe avere obiettivi, ma sarà la pratica stessa a indirizzare spontaneamente il nostro pensiero, senza che ci sia alcun tipo di forzatura o esercizio che lo sospinge in un senso o nell’altro.
 
I pensieri sono all’origine di tutto e sono davvero potenti nel plasmare la percezione della realtà e nel darle una nuova forma e una nuova direzione: se nella vita stiamo sperimentando delle difficoltà forse queste iniziano dal nostro modo di pensare che potrebbe essersi irrigidito in schemi mentali sbagliati.  È il momento di capire come possiamo intervenire per migliorare la nostra vita in modo efficace, partendo dai pensieri.
 

Ma si può cambiare il pensiero? E quale alchimia mentale può aiutarci a modificarlo?

 
Per ciascuno di noi è evidente che il nostro modo di pensare si struttura nel tempo fino ad arrivare al consolidamento di uno sguardo sulla realtà che è frutto delle nostre esperienze e degli insegnamenti che abbiamo ricevuto. Si tratta di un tentativo della mente di mettere ordine e semplificare i propri processi interpretativi che però tende a rendere la mente ostinata e impermeabile ai cambiamenti. Come dicevamo, in certi casi i modelli del nostro pensiero potrebbero essere per noi fonte di grandi criticità e spingerci verso una costante insoddisfazione.
 
Dobbiamo fare riferimento agli studi di psicologia sperimentale di Frédéric Charles Bartlett per capire in quale momento precisamente fu chiaro che, per fortuna, pensieri e ricordi possono essere ricostruiti per consentirci di andare oltre le nostre abitudini di interpretazione: era il 1920 quando venne messa a punto questa rivoluzione cognitiva all’Università di Cambridge.
 
Più recentemente le neuroscienze hanno dimostrato che il cervello non solo può cambiare e modificarsi, ma migliora in ciò che gli chiediamo di compiere se lo alleniamo come facciamo con tutto il nostro corpo.
Estanislao Bachrach, uno dei maggiori esperti mondiali di neuroscienze, nel suo libro “Cambia cervello, cambia la vita”, spiega che se vogliamo cambiare, per prima cosa, dobbiamo imparare a metterci in pausa, per trovare il tempo di riflettere, evitando reazioni impulsive e stereotipate, e poi imparare nuove azioni e reazioni.
Ecco l’allenamento: solo così il cervello apprende, migliora e cambia. Qualsiasi cambiamento desideriamo richiede pratica: ripetere, provare molte volte, fino a quando non si formerà una mappa corrispondente, un nuovo circuito cerebrale; è un vero e proprio viaggio di trasformazione, ma oggi sappiamo che è fattibile e che può essere davvero benefico.
 
In questo processo le emozioni contano quanto gli aspetti razionali del pensiero e se ripercorriamo quanto ci siamo detti a proposito della meditazione e della mindfulness sarà chiaro che avere un accesso privilegiato alle nostre emozioni potrà avere un impatto positivo e di accelerazione rispetto al bisogno di cambiamento.
 

Come intervenire?

Ecco come possiamo intervenire in pratica per agire sul nostro pensiero, anche al di fuori della terapia vera e propria.
 
  1. Analizzare le nostre emozioni e i nostri sentimenti, e dare un nome a quello che sentiamo.
  2. Ascoltare il corpo.
  3. Ricostruire gli schemi mentali (individuare pensieri negativi ed emozionali per poi affrontarli) per cambiare le convinzioni negative che abbiamo su di noi e sulla nostra vita.
  4. Diminuire la rigidità mentale, i pregiudizi e paure.
  5. Avere un pensiero più flessibile e libero.
 
Ci sono alcuni pensieri che sono delle formule, quasi dei mantra, che di per sé possono aiutarci nel processo di calmare il pensiero e renderlo via via più flessibile e positivo:
  • Posso scegliere e indirizzare quello che succede nella mia vita.
Non è pensabile che tutto dipenda da noi, ma abbiamo spesso una scelta e dobbiamo renderci conto di quanto a volte siamo noi causa del nostro bene o del nostro male. Non diamo la colpa agli altri e riprendiamo in mano il timone della nostra vita.
  • Le mie paure sono spesso infondate.
Le paure possono essere identificate e analizzate, fanno già meno paura, vero? E se provassimo ad affrontarle volontariamente? Potrebbero anche sparire.
  • Non posso leggere nella mente delle altre persone (e viceversa).
È poco utile passare il tempo a immaginarsi che cosa penseranno gli altri e anche a sperare che intuiscano che cosa pensiamo, tutto sta nel trovare il modo di interagire e parlarsi senza però farsi condizionare dal giudizio altrui.
  • Sarò capace di affrontare gli ostacoli e gli imprevisti che arriveranno.
 
Avere un atteggiamento positivo e resiliente di fronte alle difficoltà ci mette in una posizione migliore per superarle, anche nel concreto. Un punto di partenza può essere pensare che gli ostacoli sono temporanei e sono un mezzo per crescere e diventare persone migliori.
 
  • Le persone che scelgo nella mia vita sono lo specchio del valore che mi attribuisco.
 
Non lasciare che ci siano persone che approfittano della tua disponibilità, analizza il modo in cui si comportano con te e allontanale se non ti fanno del bene.
 
  • Essere perfetto non è possibile.
 
Nessuno lo è, si può essere però la migliore versione di noi stessi e cercare la propria felicità. Goditi l’unicità del tuo percorso.
 
  • Più agisco in modo positivo più la mia vita migliorerà.
Il pensiero e l’azione positiva non possono essere una forzatura ma sono senza dubbio un buon esercizio e una buona abitudine per dare una direzione migliore alla nostra vita.
  • Sono meraviglioso.
Anche se sbagli, fallisci o non hai tutto quello che vorresti comincia a pensarti come straordinario.
 
Concludo con una frase che ribadisce l’importanza di partire dai pensieri per vedere realizzati i nostri desideri, proviene da un contesto molto diverso da quello delle filosofie orientali e per questo mi sembra interessante perché conferma quanto ci siamo detti, ci ricorda che è il pensiero a fare la differenza tra riuscire o meno nel perseguimento dei nostri obiettivi, è una frase di Henry Ford:
Che tu creda di farcela o no, avrai comunque ragione.
 
 
 
 
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