L’amore non basta.

L’amore non basta per garantire ai figli un pieno supporto e la comprensione di cui hanno bisogno.

Essere genitori è un mestiere difficile, comprendere i nostri figli ancora di più.

Comunicare con i propri figli, intuire i loro bisogni e le loro necessità, interpretare le loro paure e le loro speranze, sembra talvolta così complesso che molti genitori gettano la spugna e rinunciano a entrare nella loro orbita gravitazionale.

E allora i figli non si sentono capiti proprio dalle persone che dovrebbero essere loro più vicini, più in sintonia.

La sensazione di non essere compresi dai genitori è ciò ci resta anche quando diventiamo adulti: la maggior parte delle persone ricorda l’affetto dei propri genitori, ma certamente non la loro sensibilità o la loro capacità di comprensione.

Ma come possiamo instaurare una relazione con i nostri figli che sia basata sulla comprensione autentica e profonda per entrambe le parti?

Come possiamo entrare in connessione profonda con i nostri figli?

La chiave della comprensione non è l’amore.

L’amore non basta per entrare in connessione profonda con un’altra persona, questo vale per ogni relazione sentimentale, ma anche nella relazione con i propri figli.

Per entrare davvero nella vita interiore dei nostri figli e stabilire una connessione profonda e durevole con essi è necessario impegnarsi per comprendere le loro emozioni più profonde.

I bambini spesso non hanno le parole per spiegare cosa si agita nel loro animo, non hanno le parole per esprimere ciò che sentono, o si autocensurano per paura di essere sgridati o di non essere compresi.

Tuttavia, queste emozioni fanno parte integrante del viaggio dei figli verso la comprensione di se stessi, del mondo che li circonda, e faremo bene a dare loro il giusto spazio, la giusta importanza.
Il primo consiglio da seguire è quello della validazione emotiva.

Cosa significa validazione emotiva?

Significa, riconoscere e accettare le emozioni che il bambino esprime, senza giudizio o rifiuto, significa prestare attenzione alle sue parole ma anche ai suoi comportamenti, alle sue reazioni corporee, alle sue espressioni, ai suoi sguardi.

Significa rimanere in contatto con lui, senza lasciarsi distrarre dalle nostre incombenze, dal lavoro o dalle notifiche del nostro smartphone.

Significa mettere in primo piano loro.

Significa, diminuire il nostro egocentrismo.

La validazione emotiva insegna ai nostri figli che manifestare le proprie emozioni, positive e negative, è una cosa giusta.

In questo modo, i bambini comprenderanno che è naturale, di tanto in tanto, sentirsi feriti, o spaventati, o tristi, o arrabbiati.

Alcune frasi che possiamo utilizzare per aiutarci a stabilire una relazione emotiva sana con i nostri figli possono essere:

• ti ascolto
• sono qui con te
• non sei solo
• lo supereremo insieme
• va bene sentirsi così
• mi dispiace che ti sia accaduto questo
• posso abbracciarti?

Ma ci sono anche altri vantaggi nel praticare la validazione emotiva con i nostri figli.

Li aiuta infatti anche a sviluppare una maggiore fiducia e autostima.

Sapendo che è libero di esprimere le sue emozioni, il bambino instaurerà con i genitori un rapporto di fiducia profonda, che lo porterà a parlare liberamente dei problemi che lo angosciano.

Saprà di poter contare sull’accoglienza, sull’ascolto attento e non giudicante di un adulto a cui si potrà rivolgere nei momenti di difficoltà.

Questo senso di sicurezza lo porterà, durante la crescita, ad assumersi le responsabilità delle proprie azioni, a impegnarsi nella risoluzione dei problemi, a dare supporto emotivo agli altri, a sfidare i preconcetti e a sviluppare una maggiore autostima.

In altre parole, la validazione delle emozioni ha come conseguenza lo sviluppo di una più forte intelligenza emotiva nei figli.

Sin da piccoli, i bambini sono stimolati ad ascoltare le proprie emozioni, a tentare di comprenderle e di dare loro un nome.

Questo li porterà, nel tempo, a conoscere meglio il proprio mondo interiore e a dominare i propri stati emotivi, senza lasciarsi andare al tumulto delle emozioni.

Quando la validazione emotiva è abbinata alla comprensione da parte dei genitori, a conversazioni serene con questi ultimi, i bambini apprendono non solo come esprimere le proprie emozioni, ma anche come gestire ciò che sentono agitarsi nel loro animo.

Questo può limitare nel tempo capricci, scatti d’ira improvvisi e mutamenti dell’umore, tutti espressioni provocate dalle sensazioni di non sentirsi pienamente compresi dagli adulti.

Attraverso la validazione delle emozioni, i bambini imparano ad avere un’esperienza della realtà equilibrata dal punto di vista emotivo, e riescono a fronteggiare problemi e difficoltà con maggiore resilienza.

Questo li aiuterà, da adolescenti e da adulti, a evitare problemi psicologici come ansia, depressione e stress.

Possiamo iniziare oggi stesso a migliorare la relazione che abbiamo con i nostri figli, dando avvio a un percorso che ci porterà verso una validazione emotiva sempre più completa e profonda.
 
Studio di Psicoterapia
Patrizia Nicoletti
Ricevo a Legnano
Cell. 338-3829166