A volte pensiamo che il peggio sia passato e che il tempo ci aiuterà a rimettere tutto a posto.
Purtroppo non è così.
Aver superato una difficoltà non vuol dire necessariamente aver risolto tutti i problemi.
Le avversità lasciano ferite nell’anima che richiedono forza di volontà e impegno per guarire.
Stai bene? Più o meno. Ma più o meno?
Un buon processo di riparazione deve essere fatto con coscienza, non in maniera approssimativa.
Le conseguenze di esperienze negative possono durare nel tempo.
Allora chiedetevi e disponetevi a raccogliere uno a uno i cocci della vostra anima. Fatelo minuziosamente, senza fretta.
Durante le avversità possiamo acquisire condotte distruttive, abitudini che ci aiutano solo in apparenza ma che in realtà ci limitano, e possono condizionare la nostra ripresa.
Quando soffriamo, senza rendercene conto apriamo la porta a emozioni nocive come l’ira, la rabbia, la frustrazione, il risentimento e l’odio.
A volte rimaniamo intrappolati nel risentimento, che ci provoca un inevitabile malessere, così come l’odio, per quanto comprensibile.
Quando l’ira è forte in noi possiamo causare molto dolore, così anche con la rabbia, che è un miscuglio di odio e ira diretta verso qualcosa o qualcuno, è un sentimento malsano.
E poi c’è la frustrazione, che mina la nostra autostima e l’immagine che abbiamo di noi stessi.
Mentre cogliamo i cocci della nostra anima spezzata, occorre ripulire e non farsi più carico di queste emozioni inutili e nocive.
E’ importante abbandonare anche le conclusioni cui siete arrivati quando eravate accecati dal dolore e le convinzioni che vi hanno portato alla situazione in cui vi trovate.
Prendetevi il tempo, digerite i fatti, esaminate i cocci e controllate di non averne dimenticato nessuno.
Non unitili a casaccio, ogni pezzo si incastra alla perfezione con il resto.
Non forzateli: se non stanno insieme c’è un motivo. Ricominciate da capo, se serve, ma non forzate una ricomposizione se non siete pronti.
Non siate prigionieri del destino, dei vostri errori o delle cose finite male. Siete gli artefici della vostra vita, i protagonisti.
In qualsiasi momento potete cambiare direzione e prendere la strada che desiderate e sognate, quella di cui avete bisogno.
Ma per arrivare a questo punto dovete iniziare a ricostruire la vostra vita, la sofferenza e il presente.
Studio di Psicoterapia e Neurofeedback
Patrizia Nicoletti
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