Ben prima che la pandemia ci mettesse alla prova con il grande carico di ansia e stress, numerose ricerche rilevano come le persone spesso si sentano sfiduciate, diffidenti e vulnerabili.
Le nuove ricerche neuroscientifiche dimostrano che a influenzare la struttura del cervello e quindi la nostra percezione del mondo, sono i nostri pensieri e le nostre abitudini.
Pertanto il nostro cervello viene manipolato dai nostri schemi mentali e dal nostro stile di vita e questo può renderci soli, depressi, inclini alle malattie, oppure viceversa più fiduciosi e resilienti.
E’ importante sapere però che ognuno di noi può agire in modo tale da preservare il proprio benessere, in particolare quello mentale.
Grazie alle nuove scoperte neuroscientifiche è possibile infatti raggiungere dei miglioramenti che ci permettono di riprendere in mano le redini della nostra mente, alleviare le paure e rinnovare il nostro modo di rispondere agli eventi della vita.
Da diversi anni integro il trattamento di Neurofeedback nei percorsi di psicoterapia con i miei pazienti ottenendo risultati molto soddisfacenti.
Le persone sin dalle prime sedute notano miglioramenti dell’umore, una maggiore capacità decisionale e lucidità nelle loro azioni quotidiane.
Generalmente migliorano la loro performance nello studio, nel lavoro e le loro capacità relazionali. In questo modo, riescono a migliorare nettamente la qualità della loro vita.
Il trattamento di Neurofeddback aiuta a restituire al cervello tutta la sua potenza, permettendo di formulare pensieri più lucidi, fare scelte migliori e stringere legami più forti con gli altri.
E’ un percorso che vale la pena di intraprendere, perché quando investiamo nel nostro benessere portiamo la versione migliore di noi stessi in tutto ciò che facciamo e possiamo affrontare più facilmente le sfide che ci attendono.