Coltivare i pensieri.

Fino a non molto tempo fa l’idea predominante in psicologia e in psicoterapia era che fossimo governati da impulsi, che ci spingevano ad agire in un modo piuttosto che in un altro e dai quali dipendeva la nostra salute emotiva.
La mente non veniva molto indagata, perché non era considerata molto influente per la nostra salute emotiva.

Poi abbiamo cominciato a comprendere che quello che pensavamo, i nostri pensieri, avevano una certa importanza. Tanto sta nella mente dunque, non solo nel cuore.
Oggi sappiamo che ciò che pensiamo forma la mente e spesso sentiamo quello che vogliono i nostri pensieri.
Mente ed emozioni sono collegati.
Avere più controllo sul flusso dei nostri pensieri, positivi o negativi che siano, significa investire meglio sulla nostra qualità della vita.
Perché quando si è in grado di controllare il ronzio della negatività, si è in grado di influenzare direttamente anche le proprie emozioni.
Poiché ciò che si pensa influenza il nostro comportamento, il nostro organismo fisico e l’intera nostra salute.

La logica dei pensieri è molto semplice.
Se coltiviamo pensieri oscuri, questi avvolgeranno nell’oscurità anche le nostre emozioni. Se coltiviamo pensieri luminosi anche il nostro cuore sarà sollevato.
Le ricerche dimostrano che i pensieri negativi non solo hanno un impatto sulla nostra salute e sul nostro benessere, ma influenzano anche le nostre relazioni in famiglia, con i nostri amici, con i colleghi di lavoro, proprio perché il cervello dell’ascoltatore cambia e finisce per sentirsi nervoso e irritabile.

I neuroscienziati infatti spiegano che il cervello umano è programmato per concentrarsi sugli aspetti negativi. Il nostro ragionamento scorre velocemente attraverso strutture cerebrali.
A volte questa strada fatta di cellule, neuroni, connessioni è talmente iperattiva che è difficile tenerla sotto controllo. Spesso fanno la loro comparsa la stanchezza, lo stress, l’apatia, la negatività…
Un modo per “disconnettere” questo flusso di pensiero è ridefinire e porre attenzione al nostro scopo.
Voglio sentirmi bene, voglio essere sereno e vivere in armonia con i miei affetti, voglio raggiungere i miei obiettivi…
Tutti questi obiettivi hanno una direzionalità, un senso.
L’impostazione degli obiettivi è la chiave del benessere, è dare un senso alla vita, è darci speranza e lasciare che queste emozioni positive influenzino il nostro comportamento.
Avere un approccio positivo alla vita richiede anche di estendere le reti cerebrali per ricordare l’importanza di lavorare con informazioni positivi.
Cosa intendo con questo?
Indento che se vogliamo raggiungere un obiettivo dobbiamo modifica vecchi schemi mentali e superare i nostri atteggiamenti limitanti.
Dobbiamo imparare a mettere dei filtri e fare rimanere solo le informazioni utili, quelle che aiutano, quelle che stimolano.

Ma anche avere un pensiero positivo richiede un profondo lavoro interiore e un particolare processo mentale che ci aiuti a radicarci, a trovare forza e sicurezza.
Essere guidati in un percorso personale di consapevolezza dei propri pensieri, può aiutarti ad essere più presente, a sentirti degno di qualcosa di meglio, sentirti più forte, creativo e gentile con te stesso e quindi a modificare anche la qualità della tua vita.